A proposito di me

I movimenti di protesta in Italia e Francia
Sin dall'annuncio dell'obbligo del Green Pass per accedere a determinati luoghi, molti manifestanti hanno deciso di scendere in piazza e protestare. Si sentono infatti privati della libertà di poter scegliere se effettuare il vaccino o meno. Le manifestazioni sono state organizzate in più di sessanta città italiane tra cui Roma, Trieste, Torino e Milano ovvero città importanti nell'economia italiana. In Francia, invece, le città con gli animi più agitati sono Annecy, Parigi e Lione.
Le manifestazioni prevedono cori, megafoni e l'uso di cartelloni con varie scritte che rimandano a episodi storici indimenticabili quali le dittature che nel corso degli anni hanno interessato l'Europa. In particolare, la manifestazione chiamata anche corteo e avvenuta a Luglio al Duomo di Milano, ha destato particolaramente scalpore poiché alcune svastiche sono state associate al Green Pass considerato per certi come uno strumento da regime per reprimere le libertà personali. Per quanto riguarda la Francia, invece simbolo delle manifestazioni "No Green Pass" è il corteo avvenuto il 14 luglio, giorno della festa nazionale, per cui ventimila persone sono scese in piazza in diverse città gridando "liberté". I manifestanti definiscono le misure di Macron come un obbligo di vaccino mascherato poiché il Green Pass è necessario per accedere alla maggior parte delle attività sociali e pubbliche.
Tra i maifestanti troviamo persone di diverse età, stile e mestiere. Per citare un esempio, nel Dicembre del 2021, un gruppo di insegnanti (categoria colpita dall'obbligo vaccinale per poter continuare a lavorare, in Italia) è sceso in piazza davanti alla sede della Rai a Palermo per far sentire la propria voce ed esprimere il proprio dissenso.
Gli avvenimenti più imporanti
La maggior parte dei cortei si sono contraddistinti per la loro particolare aggressività. I manifestanti abbassano frequentemente la mascherina in segno di protesta e spesso hanno avuto scontri con le forze dell'ordine e assalito varie infrastrutture. Tra gli episodi più conosciuti in Italia vi sono l'assalto al Cgil (sede di Roma) e al pronto soccorso Umberto I di Roma. Il primo è stato definito come un attacco alla democrazia, mentre l'attacco al pronto soccorso ha portato al ferimento di un'infermiera a cui è stata spaccata una bottiglia in testa. A Parigi invece vi sono stati violenti scontri con la polizia che è dovuta ricorrere ai lacrimogeni per placare la situazione.
Ad oggi, i cortei non sono terminati e si svolgono con una notevole frequenza: in Italia, i manifestanti non si sono fermati nemmeno il giorno di San Silvestro in cui hanno distribuito numerosi volantini con la frase “Se aumentano i posti nelle terapie intensive e tornano a salire i numeri, non è colpa dei No Vax" riferendosi ai nuovi tagli alla Sanità perpetrati da Draghi. In Francia, invece quasi 48 mila persone hanno partecipato alle manifestazioni, con 5,3 mila manifestanti a Parigi nel periodo di ottobre, un numero assai elevato.